venerdì 29 giugno 2012

Film Da Guerreri - Here Comes The Boom

Tutti hanno visto Warrior (e chi non l'ha visto non so come faccia a guardarsi allo specchio).
Tutti hanno visto The Fighter (vedi sopra)
Per non parlare di Rocky o l'infinita lista di film con protagonista Jean-Claude Van Damme.

Bhè, drogati di sport da combattimento ecco il prossimo film che dovete vedere:


Here Comes The Boom


Questo film (gia esilarante dal trailer) parla di un insegnante che decide di iniziare a combattere negli incontri clandestini in gabbia (dove l'ho gia sentito?) per poter dare i soldi alla sua scuola ormai a corto di fondi.
L'insegnante è interpretatao da Kevin James (50 volte il primo bacio, Hitch-lui si che capisce le donne, Zohan, Un weekend da bamboccioni) ed è affiancato niente popo di meno che da Salma Hayek, Melissa Peterman and Henry Winkler (gia, proprio quello che faceva Fonzie)

Ma che vuoi fare un film (anche se comico) sulle MMA senza qualche star del campo? (con la crisi che c'è poi, qualche extra non guasta)
E infatti ecco a voi  Krzysztof Soszynski, Bas Rutten, Joe Rogan e un verdecapelluto "Mayhem" Miller.

Il film uscirà ufficialmente nelle sale americane il 10 Ottobre.
Aspettando che esca in Italia guardate il trailer e fatevi due risate.
Here comes the boom!

venerdì 16 settembre 2011

Combattere per chi ami / Combattere con chi ami




"Perchè lo fai?Paghi anche per farti fare del male?Perchè ti alleni cosi tanto?"


Dopo aver sentio queste domande ripetutamente, mi sono fermato a pensare al perchè amo cosi tanto combattere e perchè è necessario un allenamento cosi intenso, una disciplina così ferrea, un impegno cosi stremante.

Non gioco a calcio. Non gioco a basket. Non gioco a tennis. Io combatto.
In questi sport la cosa peggiore che puo capitarti non è che l'altro segni un punto. E' un naso rotto, è un sopracciglio o un labbro spaccato, è una spalla slogata.
Allenarsi piu degli altri. Allenarsi meglio degli altri.


"Perchè combatti?Che gusto ci provi?"

Io ho il mio motivo. Ho la mia benzina.

Sveglia alle 7, stretching, un paio di respiri profondi e in palestra.
"perchè combatti?"

Entro e mi vesto. Inizio a scaldarmi.
"perche combatti?"

Sacco, 15 round da 30 secondi. massima esplosività. Sapore di vomito nella bocca
"perchè combatti?"

Tecnica, cercando di portare il colpo con la massima precisione ma con potenza. Seguire il colpitore. Diretto, gancio, spinta, low kick. Piu concentrazione.
"perchè combatti?"

Sparring. Mettere in pratica quello che ho appena fatto. Diretto, gancio, spinta, low kick...schivato. Diretto che va a segno. Sento il naso dolorante, i denti che pulsano.
"perche combatti?"

Jogging per sciogliere la muscolatura, defaticare, pensare.
Mai gettare la spugna

Io combatto per chi amo.
Io combatto perchè il combattimento è l'unica cosa talmente completa da farmi crescere fisicamente. Mentalmente. Spiritualmente.

Combatto per essere una persona migliore.
Combatto perchè allenarmi a combattere mi porta ad avere una vita sana, a pensare velocemente, ad avere una mente tattica, a valutare chi ho davanti, a difendere chi amo.
Combatto perchè se chi amo ha bisogno di aiuto voglio avere la possibiltà di dare tutto me stesso. Voglio sapere che sono al massimo. Che ho energia, testa e cuore per fare tutto il possibile.
Combatto perchè se hai il coraggio di andare avanti mentre il sapore del tuo sangue ti riempie la bocca dopo 4 round ad incassare calci e pugni, niente ti ferma.
Combatto perchè salire su di un ring mi agita come nient'altro al mondo. Mi costringe a cercare di stare calmo, mi costringe a studiare chi da millenni pratica la calma e la tranquillità, il coraggio, trasformando la mia vita anche fuori dal ring.
Combatto perche sono un pesce rosso, ma è bello nuotare in mezzo agli altri pesci sapendo di poter diventare uno squalo.
Combatto perchè ogni allenamento mi porta oltre, un passo più in la del punto in cui ho creduto di svenire.
Combatto perchè AMO COMBATTERE.

martedì 13 settembre 2011

Almeno fino al prossimo allenamento

Ci vedi in giro e magari non fai caso a noi.
Passiamo nelle stesse strade in cui passi tu, incrociamo il tuo sguardo per un secondo per poi sparire dietro qualche ricordo.
Siamo quelli che sotto la maglietta portano ferite che non vedi, fasciature alle caviglie, alle ginocchia, solo leggermente tradite dall'asincronia impercettibile della nostra camminata.
Siamo quelli che stanno calmi nelle situazioni difficili, e che cercano di dividere le persone quando l'ambiente si scalda troppo.
Siamo quelli che spariscono dalla circolazione per un po, che non escono perche il giorno dopo devono essere freschi il piu possibile.
Siamo quelli che passano ore al computer a studiare e ristudiare qualcosa che non riesce per cercare di cogliere quell'impercettibile movimento, quel soffio leggero che non avevamo notato e che cambia completamente il susseguirsi di passaggi veloci.
Siamo quelli che parlano poco perche l'esperienza c'ha insegnato ad osservare, ad ascoltare, che le parole sono vento e solo una mente impaurita puo farle diventare tempesta.
Siamo quelli che rispettano l'ultimo arrivato perchè siamo tutti ultimi arrivati e perchè l'ultimo arrivato qui, è veterano in qualcos'altro.
Siamo quelli che vogliono spingersi sempre oltre.
Siamo quelli che la sera tornano a casa e non dormono, riposano.
Almeno fino al prossimo allenamento.

giovedì 24 marzo 2011

La Sicurezza è figlia della Tranquillità,
La Tranquillità è figlia della Meditazione,
La Meditazione è figlia del Silenzio.

lunedì 21 marzo 2011

Un combattente senza l'animo di un eroe è una lama senza filo

Primo blog,primo post.
Credo nella potenza delle parole.
Credo anche che troppo fiato viene lasciato libero inutilmente. Senza aver veramente bisogno di comunicare qualcosa o voglia di condividere qualcosa con gli altri. Una sorta di autoesercizio egoistico.

Per questo motivo inizio soltanto ora ad avere un blog.
Ho diverse cose da dire accumulate, e le esperienze che ho avuto la fortuna (sfortuna?) di fare mi hanno portato in una spirale in cui le cose da dire si inseguono fino a ritrovarsi e a ricrearsi.

Dopo la parentesi personale (che lascio ad un altro momento) parliamo di cose apparentemente piu leggere....ma sono sicurissimo che sarete capaci di leggere tra le righe, molto di piu di quanto io sia capace di scrivere tra quelle righe.

Tutta questa riflessione parte da 2 grosse passioni.
Una è la passione per la sicurezza, la difesa personale, l'anti-criminalità.
L'altra è quella per le arti marziali e gli sport da combattimento, soprattutto per le arti marziali miste o MMA (Mixed Martial Arts)
Chi di voi è appassionato di questo sport conoscerà sicuramente il circuito americano piu importante che abbiamo al momento: l' Ultimate Fighting Championship (UFC)

La nostra storia inizia molto tempo fa...piu o meno ieri sera.
Serata con gli amici, festa, discoteca e a casa alle 4:30 del mattino. Subito a letto per dare al mio corpo il riposo che si è guadagnato...ovviamente no.
Qui è notte piena, il 90% della gente è a letto, ma in america si combatte e sono tornato abbastanza "presto" per potermi godere quantomeno l'utimo incontro della serata, quello che vale il titolo di campione dei pesi massimi-leggeri: UFC 128 Mauricio "Shogun" Rua contro Jon "Bone" Jones.
Non sono qui per farvi la cronaca differita dell'incontro, quindi vi svelo subito che Jon Jones (da molti dato come sfavorito) si è guardagnato la cintura di campione.
Spero vivamente che questa frase non vi basti e che vi andiate a vedere l'incontro.
E' incredibile il modo in cui Jones ha vinto.

La sicurezza dei suoi pugni.
La velocita sei suoi cambi di tattica.
L'estro e il genio con cui combatteva ovunque se ne presentasse l'occasione.
Una cosa sublime...e considerate che io tifavo per l'altro.

Visto quanto amo queste cose sono andato subito ad informarmi su questo combattente formidabile scoprendo che si allena con il "guru" Greg Jackson, piu che un allenatore una leggenda.
No, non è neanche questa la cosa sensazionale.

Sono rimasto piacevolmente sorpreso (per usare un eufemismo) quando ho saputo che il giorno stesso dell'incontro il combattente e l'allenatore hanno fatto un brutto incontro (bhe...il brutto incontro l'ha fatto la terza persona).
Un finestrino in frantumi, un gps strappato dalla sua sede, una donna che urla: una rapina...proprio sotto i loro occhi.

Vorrei puntare l'attenzione su queste persone.
Hanno fama e soldi, e per di piu era un giorno particolare, in cui era indispensabile essere al massimo e senza distrazioni. Un incontro per il titolo la maggior parte delle volte è una occasione che non si ripete, non puoi permetterti cazzate che ti facciano fallire il sogno della tua vita.
Mi immagino Jones mentre gli passano per la testa gli stessi pensieri e risponde alla propria testa: "si fotta il titolo".
In un attimo il lottatore era gia sul rapinatore mentre usava le sue caratteristiche al servizio della giustizia pur non essendo "uffucialmente" compito suo, immobilizzandolo e poi controllandolo (con l'aiuto dei due allenatori presenti), fino all'arrivo della polizia.

Vorrei fare personalmente i miei complimenti a Jon Jones non tanto per la cintura che ora possiede a pieno titolo, ma per la persona che è. Fossero tutti cosi, il mondo sarebbe un posto migliore.

Complimenti eroe. Stai sicuro, il prossimo incontro tiferò per te.